La legge di stabilità ha cambiato il regime agevolato per le «piccole» partite Iva. In attesa del provvedimento annunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, nessuna sostanziale modifica è arrivata nel percorso parlamentare di approvazione della manovra, così dal 2015 mini-imprese e professionisti dovranno fare i conti con un nuovo regime che vedrà un’imposta sostitutiva più alta (15% contro il 5% del precedente regime dei minimi) e con soglie di ricavi variabili a seconda dell’attività.

Di seguito riassumiamo i principali tratti distintivi del nuovo regime agevolato:

• L’imposta sostitutiva stabilità in misura fissa del 15% sostituisce l’Irap, l’Irpef e le addizionali comunali e regionali, nonchè l’Iva.

• Scompare il limite dei 35 anni e dei 5 anni di permanenza nel regime fiscale agevolato dei nuovi minimi per cui chi si sarebbe trovato a dover abbandonare il regime fiscale agevolato si potrebbe salvare anche se ritrovandosi con un’aliquota ben più alta.

• Contributi Previdenziali INPS ridotti e agevolati: finalmente scompare la previsione del contributo previdenziale INPS minimale che erano all’incirca 3 mila euro annui e alla fine potevano essere gravosi per un giovane, nonostante la finalità utile che questi ricoprono ricordiamolo. Si verseranno quindi contributi previdenziali in base al volume dei ricavi fatturati o incassati.

• Spese per il personale: novità assoluta riguarda la possibilità di fruire di personale nel limite di 5000 euro, per cui potrete finalmente farvi aiutare anche da collaboratori dipendenti e con lavoro accessorio. Grande novità che consente dunque di poter aver qualche aiutante senza poi dover pagare l’irap (questo infatti prima era il rischio fino al 2014).

• Limite dei ricavi differenziato in base ai coefficienti di redditività applicati ai codici Atecofin.

• Gli investimenti in beni strumentali relativi all’anno di imposta precedente non dovrà superare la soglia di 20 mila euro pendendo anche nella somma stavolta il valore dei beni che si hanno in comodato, locazione o noleggio mentre restano fuori i beni di valore inferiore ai 516 euro.

• Riduzione di un un terzo del reddito imponibile per il primo triennio.

• Possibilità di effettuare cessioni all’esportazione e assimilate, servizi internazionali, cessioni verso il Vaticano, San Marino e nei confronti di soggetti che beneficiano delle agevolazioni previste da trattati e accordi internazionali.

• Non trovano applicazione contributi minimi INPS di cui all’articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, in quanto si applicherà l’articolo 2, comma 29, della legge 8 agosto 1995, n. 335 sulla gestione separata per cui verseranno secondo le aliquote annuali

• Nessuna ritenuta d’acconto da applicare ed esonero dal versamento dell’Iva.

Ma è davvero conveniente entrare nel nuovo regime? Per ora non c’è una risposta univoca e la valutazione va fatta caso per caso. Anche perché la nuova determinazione dell’imponibile in modo forfettario potrebbe risultare penalizzante anche a seconda dei costi effettivamente sostenuti.

E anche chi arriva dal regime ordinario deve fare un’attenta ricognizione tra costi e benefici, considerando sia i vantaggi in termini di semplificazioni tributarie sia la chance offerta a commercianti e artigiani di poter optare per una riduzione dei versamenti previdenziali.

Per i contributi previdenziali INPS, è scomparsa infatti la previsione del minimale di oltre tremila euro imposto indipendentemente dal volume di fatturato. Inoltre s’introduce la possibilità di usufruire di collaboratori dipendenti o accessori nel limite di 5 mila euro annui. Il vantaggio è quello di poter prevedere collaboratori senza necessità di versamento dell’Irap.

In particolare, piccoli artigiani e commercianti potranno usufruire di un minor carico previdenziale e più di altre categorie potrebbero trarre maggiori benefici dal nuovo regime forfettario.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina di CommercialistaH24.it dedicata al nuovo regime forfettario, al seguente link.

Anno nuovo, regime agevolato nuovo